LE CENTE DI VIGGIANO DACCONTATE DAL PENNELLO DI BIAGIO MERCADANTE
*La rubrica dell’esperto
Biagio Mercadante era nato a Torraca il 12 maggio del 1892 ,ma si formo’ a Napoli , pur rimanendo un pittore unico nel suo genere .
Lontano dagli stilemi oleografici ,segue un percorso originale che ben poco condivide con i luoghi comuni dei contemporanei.
Nelle sue opere la tecnica si compone di tessere sovrapposte ,costruite con pennellate materiche e decise .
I volti dei personaggi si intuiscono chiaramente,anche se la loro raffigurazione è affidata a tratti spontanei ,in cui spesso il naso e la bocca sono effetto di un’unica pennellata.
I soggetti dei dipinti
sono costituiti da mattoncini ,sovrapposti in un “puzzle”danzante ; esso diventa dinamico al punto da far muovere scene e personaggi.
Si potrebbe scorgere ,nell’energia di quei muretti di tessere sgretolanti, la filosofia futurista di quel tempo.
Ma così non è; Biagio Mercadante è rimasto uno straordinario fenomeno artistico unico nelle sue espressioni e soprattutto nei canoni pittorici delle sue creazioni.
Detto questo ,vogliamo raccontare la storia del dipinto in presentazione ,che oltre ad essere pressoché sconosciuto è tra le opere più belle del pittore .
A darcene spunto sono i ricordi di un caro amico di cui apprezziamo la profonda sensibilità di collezionista raffinato ed estimatore di opere d’arte.
Sapri,primavera del 1985:
“ Il fondo valle del Noce è compagno di viaggio di chi ,diretto verso l’estrema provincia sud di Salerno ,segue il percorso che porta verso il mare.La strada detta una linea tortuosa, che pero’ premia la vista con lo spettacolare scenario del golfo di Policastro.
Tra le opere che con sacrificio ed impegno sono riuscito ad acquisire per la mia collezione ,manca un dipinto di Mercadante .
Questa mattina ,dopo una fortunosa serie di circostanze propizie,sono diretto nientemeno che nella sua ultima dimora ,dove ancora vive l’anziana sorella Gemma ; in
quella casa sono conservate le opere più care all’artista.
Non ci vuole molto per trovarmene al cospetto ; quei dipinti li
ricordo tutti ed ognuno di essi porta ancora, tra mosaici di tessere ,un pezzetto del mio cuore.La signora Gemma ,nonostante in età inoltrata ,gode ancora di buona salute ed invidiabile lucidità.
Segue con attenzione ogni mia considerazione sulle opere esposte ma le
sue valutazioni di vendita sono ahimè molto alte.Alla fine ci accordiamo per cinque milioni da versare per questo capolavoro pubblicato.
Si tratta di un olio su tela di cm 80×127 e raffigura la “Processione delle Cente “
Questo evento si tiene a Viggiano nel mese di maggio ed è un rito propiziatorio per i buoni raccolti della terra.
Dedicato alla Madonna Nera , la sua storia è vecchia di secoli e rivive ogni anno nella cultura popolare del luogo.
Il corteo anticipa la statua della Vergine ,in una danza di fedeli che sostengono a braccia tese le cente.
Queste sono dei castelletti di legno contornati da candele ,con cui il popolo inneggia rinnovando un rito secolare,
Mercadante racconta l’evento con questo strepitoso dipinto ,in cui appare palpabile la sua arte straordinaria.
Sono passati quarant’anni da quel giorno ,ma l’emozione è ancora la stessa ,durante quel viaggio di ritorno da quel piccolo tempio d’arte . Con la fantasia,avevo da sempre inseguito quell’avvenimento, ma non avrei mai immaginato di viverlo nella casa di Sapri ,tra quelle straordinarie opere dell’artista più significativo della storia del Cilento.
*Camillo Lambiase